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IL CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO CONTINUA SU:

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TACCUINO ANASTASIANO

31 ottobre 2010

Il Premio di Poesia "Il presepe" a Pesche

Torna per il settimo anno consecutivo il Premio di Poesia “Il Presepe”, nell’ambito delle manifestazioni culturali natalizie organizzare dall’Associazione Turistica e Culturale “Pro-Pesche” con il patrocinio del Comune di Pesche (IS).
Il Premio si articola in due sezioni: A - Poesia adulti; B - Poesia riservata ai ragazzi fino a 17 anni. Per entrambe le sezioni il tema è “Il Presepe”.
Si partecipa facendo pervenire entro il 30 novembre, uno o due componimenti inediti in 7 copie, tutte firmate e con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico, al seguente indirizzo: Associazione Turistica e Culturale “Pro-Pesche”, Piazza Roveto 86090 Pesche (IS). Ai fini della realizzazione dell’antologia, si prega di inviare i testi anche in formato elettronico all’indirizzo prolocopesche@virgilio.it
Per la sezione B va indicata anche la data di nascita. La partecipazione è gratuita.
Premi: Sez. A - 1° premio: € 300,00 e targa; 2° premio: targa; 3° premio: targa; eventuali segnalazioni: attestati. Sezione B - 1° premio: € 100,00 e targa; 2° premio: targa; 3° premio: targa; eventuali segnalazioni: attestati. Premiazione: Pesche, sala-teatro dell’edificio scolastico, via Giovanni XXIII, 6.1.2011 ore 16,00. I premiati dovranno ritirare personalmente i premi loro assegnati.
Giuria: Amerigo Iannacone (Presidente), Barbara Avicolli, Maria Benedetta Cerro, Giovanna Maj, Giuseppe Napolitano, Marilena Di Lollo (segretaria). Informazioni, tel. 0865.46.01.30 - 349.69.07.787, fax: 0865.46.03.63, posta elettronica: prolocopesche@virgilio.it

30 ottobre 2010

Secondo Tempo e l'"Opera unica" di G. B. Nazzaro

Il numero 40 della nota Rivista Letteraria napoletana “Secondo Tempo”, diretta da Alessandro Carandente, è stato dedicato al poeta Gian Battista Nazzaro, e parallelamente è anche uscito il volume “Opera unica”, Marcus Edizioni, che racchiude circa cinquant’anni della sua intensa attività letteraria e poetica. Rivista e libro sono stati presentati nella sala conferenze del Maschio Angioino a Napoli venerdì scorso 29 ottobre.
Ad introdurre e presentare la lunga carriera poetica di Nazzaro, è stato Alessandro Carandente, mentre Carlo Di Legge e Raffaele Urraro sono poi intervenuti con alcune loro riflessioni. Ha concluso lo stesso G. B. Nazzaro.
Dedicare un numero monografico della rivista a Gian Battista Nazzaro è stato un atto di affettuoso e doveroso riconoscimento nei confronti di un poeta e di un intellettuale che ha profondamente inciso nella vita letteraria napoletana a partire dagli anni Sessanta. Egli è stato infatti uno dei principali protagonisti dell’avanguardia ed ha apportato notevoli contributi al Futurismo con molti studi e saggi. Ricordiamo inoltre il suo recente studio sulla poesia campana con il libro “Poeti in Campania 1944 – 2000”, Marcus Edizioni.
Il numero monografico di Secondo Tempo su Gian Battista Nazzaro contiene i contributi di: Luciano Anceschi, Alessandro Carandente, Marcello Carlino, Antonio Davide, Carlo Di Legge, Carlo Di Lieto, Pablo Echaurren, Umberto Eco, Sergio Lambiase, Antonio La Penna, Alfonso Malinconico, Giulia Niccolai, Gerardo Pedicini, Lamberto Pignotti, Ugo Piscopo, Claudia Salaris, Edoardo Sanguineti, Adriano Spatola, Luigi Squarzina, Silvia Danesi Squarzina, Raffaele Urraro, Mario Verdone, Glauco Viazzi, Salvatore Violante e Ciro Vitiello.
Il libro “Opera unica” di G. B. Nazzaro contiene le sillogi: “Di un evento”, 1964–1969; “Dire”, 1969–1973; “Essere”, 1969–1973; “Melusina”, 1976–1997; “Mitologie”; “Dal Taburno (Sinopie)”, 2008–2010.
Erano presenti all’incontro, tra gli altri, anche gli amici poeti Eugenio Lucrezi, Gerardo Pedicini, Ugo Piscopo, lo studioso Carlo Di Lieto, il pittore Luigi Franzese e il sottoscritto.

Alcune foto dell'incontro:


Il poeta Gian Battista Nazzaro

(Da sx a dx): G.B. Nazzaro, Vetromile, Carandente
(Da sx a dx): Carlo Di Legge, G.B.Nazzaro, Carandente
(Da sx a dx): Ugo Piscopo, Gerardo Pedicini, Eugenio Lucrezi, Alessandro Carandente, Raffaele Urraro, Luigi Franzese, Vetromile e Carlo Di Legge. Seduto: G.B. Nazzaro

24 ottobre 2010

"Al di là del labirinto", la nuova Antologia delle Edizioni L'Arca Felice

Stelvio Di Spigno, Francesco Iannone, Rossella Luongo, Marisa Papa Ruggiero, Ugo Piscopo, Raffaele Urraro e Giuseppe Vetromile sono i sette poeti inseriti in questa nuova antologia delle Edizioni L’Arca Felice di Salerno, curata da Mario Fresa e intitolata “Al di là del labirinto”. E’ un ottimo e interessante volumetto, contenente all’interno anche alcuni studi e disegni di Leonardo da Vinci, che rendono più preziosa la tiratura in 250 esemplari numerati.
L’Antologia, che è la venticinquesima pubblicazione della Collana “Coincidenze”, è stata curata dal poeta Antonio Spagnuolo, che ha redatto l’introduzione e le approfondite note critiche di presentazione dei sette autori, ai quali è stato concesso un considerevole spazio, circa otto pagine ciascuno.
Al di là del labirinto” è un’Antologia ideata per far dialogare voci forti ed eterogenee, capaci di interrogare i molteplici “labirintici” aspetti della realtà, nella prospettiva di una comune costruzione che offra, come un variegato mosaico, una moltitudine di sguardi, di visioni, di risposte che si trasformano in nuove e infinite domande.
"La potenzialità dei testi proposti – leggiamo inoltre nella interessante prefazione di Antonio Spagnuolo – ha una virtualità performativa che apre combinazioni diverse, nella fantasmagorica scena proiettata su ruotanti fondali, definiti margini costanti, per pagine di rara intensità, che commuovono, perché mostrano l’io dissestato e sofferente, espresso nei termini del dolore fisico e spirituale, che guarda all’altro, o a lei, o all’infinito, per costruire qualcosa di nuovo nella voce impastata tra realtà e immaginazione".

"Al di là del labirinto", antologia di arte-poesia, a cura di Antonio Spagnuolo. Edizioni L'Arca Felice, Salerno, 2010

23 ottobre 2010

Il Concorso Letterario "Progetto scriviamo noi" a Castiglione del Lago

Si è svolta lo scorso 25 settembre nella Sala del Consiglio Comunale della splendida cittadina di Castiglione del Lago, l’undicesima edizione di un interessante concorso letterario denominato “Progetto scriviamo noi”.
L’evento è organizzato dal gruppo di lettura “Magia della parola”, di cui fanno parte Wanda Despinoix, Rosella Rossi, Marco Rosadi e Giulia Ivanov.
Il concorso prevede la partecipazione con un breve racconto inedito oppure di una riflessione su argomenti di attualità o esperienze personali. Le sezioni sono 3, a seconda della fascia di età dei partecipanti (giovani da 11 a 13 anni, giovani da 14 a 17 anni e adulti dai 18 anni in su).
La partecipazione è gratuita; per la sezione adulti sono previsti premi in denaro.
Quest’anno i vincitori della sezione Adulti sono stati:

Stefano Valacchi di Siena, primo premio, con il racconto “I 30 anni di Ernst”, con la seguente motivazione:
Oggi è inevitabile domandarsi se anche un ottuagenario possa ritrovare il tono e la freschezza di un trentenne. Sì, ma stiamo parlando dei trent’anni di «cartapesta» o di quelli veri?
Ragioniamo sulla “gioventù” siliconata di chi vorrebbe tornare giovane ad ogni costo, magari facendosi tirare la pelle, ormai avvizzita, con la prodigiosa «tecnica dell’elastico» neocapitalista.
Mario, alias Ernest, avverte quanto sia ingannevole l’ostentata “giovinezza” dei suoi coetanei (come lui ospiti di una casa di riposo), «farfalle che si muovono in un corridoio di vento». Farfalle, non più giovani leoni che ruggiscono a un orizzonte ancora aperto e vasto da conquistare.
Forse vorrebbe spiegarlo a una inserviente che lo tratta come un vecchio «piscia addosso» dalla tristezza contagiosa, ma preferisce tacere. Altri occhi leggono nei suoi una richiesta d’aiuto. E una mano gli carezza i capelli, un cuscino si bagna delle sue lacrime, un sorriso nasce da un sogno di felina maestosità.

Di questo racconto colpisce subito la forza rappresentativa di un’umana e intima riflessione scritta con l’inchiostro di una snella ironia che non dimentica il pudore e la delicatezza dei sentimenti.

Giuseppe Vetromile, secondo premio, con il racconto “Casa Vivenzio (oltre la loggia dei capperi)”, con la seguente motivazione:
Da una finestra enorme e altissima, un bambino non riesce a vedere il mondo che c’è oltre la loggia dei capperi e le montagne. “Qual è il dopo e l’Oltre?”, si domanda il piccolo abitatore di Casa Vivenzio. Peppino, il vecchio zio prete, lo sa di certo. Forse lo sanno anche le zie Ermelinda e Giulia.
Sfortunatamente, la caparbietà dei percome e dei perché scivola su domande senza risposta. Le giornate si rincorrono come le note di Chopin che zia Ermelinda suona al pianoforte, come le lezioni impartite dallo zio Peppino. E i punti interrogativi di «un’ipotesi mancante» restano ancora vuote zone d’ombra da colorare e riempire con la fantasia.
Trascorrono le ore, le stagioni e gli anni. Gli zii muoiono ma vivono ancora in Casa Vivenzio, nell’eco della voce infantile di un bambino che ora ha sessantacinque primavere. Adesso molte domande hanno avuto una risposta ma non servono più, non hanno più senso. E quello che resta, direbbe Amleto, è solo silenzio… O un canto celestiale che sconfigge la sordità.

Mistero e lontananza sono evocati da atmosfere e tonalità crepuscolari sfiorate da un elegiaco velo di poesia. Lo stile è plastico e incisivo.

Sergio Cellucci di Roma, terzo premio, con il racconto “Gli Imizighen e la terra degli uomini liberi”, con la seguente motivazione:
Viaggiatore malato d’Africa e non semplice turista, Sergio cerca nel Sahara l’equilibrio interiore e il miglior modo di vivere in armonia con se stesso. Dal suo zaino traboccano pazienza, curiosità, voglia di sapere. Bramoso di conoscere, incontra i nomadi della sconfinata distesa bionda e rovente, che brulica di vita multiforme.
Nel deserto «tutti sono nomadi, e l’unico sentimento che regna è la solidarietà». Fra le dune e il vento infuocato, tutti sono uniti nel combattere il Silenzio, crudele e incorporeo nemico che nessun fucile può uccidere. Un silenzio che, però, dà emozioni.
Sotto le ineffabili stelle del Sahara, ciò che nell’Occidente è nulla, - un bicchier d’acqua o una tazza di the alla menta - nel deserto è tutto. È la ricchezza di quella semplice e vera fraternità che non conosce razze, lingue e religioni.

Con una scrittura asciutta, elegante e fluida, l’autore fotografa e dipinge i colori del deserto, in cui cerca la libertà del cuore e la felicità dell’anima.


La foto: Una veduta panoramica di Castiglione del Lago, provincia di Perugia, sul Lago Trasimeno

Per ulteriori informazioni telefonare a Magia della Parola: 075/953339; 349.1670665; 340.8905107; e-mail: magiadellaparola@libero.it

"Parole in circuito", la nuova Antologia di Fermenti

Fresca di stampa la nuova Antologia dell’Editrice Fermenti di Roma, dal titolo “Parole in circuito” (sottotitolo “Fatti non parole”).
Si tratta di un volume antologico che raccoglie le voci poetiche di dieci noti ed apprezzati poeti: Domenico Cipriano, Stelvio Di Spigno, Francesco Filia, Antonio Fiori, Lucetta Frisa, Anton Pasterius, Raffaele Piazza, Raffaele Urraro, Giuseppe Vetromile e Giuseppe Vigilante.
Gli autori che in questa sede sono stati selezionati – precisa Raffaele Piazza, curatore dell’antologia, – presentano poetiche tra loro molto eterogenee. Ci troviamo infatti di fronte ad un campione di significativi versificatori che, sviluppando vari discorsi, avendo stili completamente diversi l’uno dall’altro, raggiungono tutti esiti alti.
Ciascun autore è introdotto con una breve ma approfondita analisi della sua impronta poetica, ed inoltre una esauriente nota bio–bibliografica aiuta a meglio individuare la storia di ognuno. Una decina le pagine di testi poetici riservate agli autori.
E’ senz’altro un volume che offre ampi spunti di riflessione sui variegati percorsi poetici attuali, bene indicati nell’ottima introduzione del curatore, il poeta Raffaele Piazza.

"Parole in circuito" (Fatti non parole), Antologia Nuovi Fermenti nr. 4, Fermenti Editrice, Roma, 2010. Pagg. 150, Euro 18.00

14 ottobre 2010

Una leggenda chiamata Sole e Aratro, il libro di Davide Battipaglia

Nella vasta produzione letteraria attuale, che spazia dalla narrativa alla poesia alla saggistica, alle guide, e a quant’altro possa raggiungere il lettore con argomenti anche molto specifici e di settore, e indipendentemente dalla bontà e dalla qualità dei contenuti, dal momento che, grazie a Dio, al giorno d’oggi moltissime persone sono in grado di scrivere un libro, vuoi per l’ormai estesa diffusione della cultura generale, vuoi per la facilità di utilizzo di supporti tecnici adeguati, quali il computer, (altra cosa è poi la diffusione del libro una volta stampato), non è tuttavia per niente usuale trovarsi di fronte ad un testo veramente completo, direi esaustivo, e nello stesso tempo piacevole da leggere e finanche capace di far riflettere il lettore su molti aspetti della vita di tutti i giorni.
Quando ho ricevuto il libro “Una leggenda chiamata sole e aratro” dall’amico scrittore Davide Battipaglia, che ho avuto il piacere di conoscere ultimamente, ho subito pensato sulle prime che si trattasse di uno studio accurato e diligente, ma in fondo eccessivamente specifico e indirizzato a specialisti del settore, il che lo avrebbe reso, pensavo, non adatto ad un pubblico generico. Ma già leggendo le prime pagine, mi son dovuto ricredere. Il testo si lascia leggere con scorrevolezza e interesse, come un bel romanzo di avventure. Già, perché proprio di questo si tratta: di un romanzo di avventura, ma non solo, certamente.
Scrivere la storia di una persona senza cadere in facili cronachismi, sequele di episodi magari slegati tra di loro, resoconti diaristici, non è molto semplice, anche se la persona di cui si narra è un personaggio importante della vita politica e culturale di una città, di un’epoca. Anzi, proprio perché questa persona ha svolto un’importante e determinante attività politica nel corso della sua vita nell’ambito dell’amministrazione comunale di una cittadina, il compito dello scrittore, del narratore, è stato davvero arduo, a mio giudizio, per mantenere la necessaria imparzialità e obiettività nella descrizione delle tantissime situazioni sociali e politiche vissute dal protagonista. E tutto questo, senza appiattimenti, ma anzi vitalizzando sempre il narrato e tenendo sempre il lettore attento e interessato.
Stiamo parlando della vita privata e sociale di un personaggio che è stato sindaco di San Vitaliano, una cittadina che si trova tra Marigliano e Nola, per oltre cinquant’anni, quasi ininterrottamente, un vero record! Filippo Masi fu infatti sindaco di San Vitaliano dal 1944 fino al 2000, e rappresentò un punto di riferimento non solo politico, ma anche sociale e umano, per la sua cittadina, che amministrò sempre con serietà, competenza e, diciamolo pure, con amore. Ed è stato proprio grazie alle sue innate capacità amministrative, che Filippo Masi è riuscito a mantenere la guida della cittadina per tanto tempo; grazie anche alla sua grande disponibilità verso tutti, alla sua continua dedizione nei confronti dei cittadini, della gente di tutti i ceti sociali che in lui riponevano la massima fiducia e stima, vedendolo sempre pronto e in prima persona nella risoluzione dei tanti problemi di carattere sociale, umano e naturalmente anche politico.
Non staremo qui a riassumere tutti gli innumerevoli episodi esposti nel libro di Battipaglia, che illustrano il cammino umano e storico del sindaco Filippo Masi, il suo progredire e maturare come persona, come professionista e come amministratore lungo un periodo denso di avvenimenti sociali e politici che cambiarono il volto della nazione e della città, come ad esempio la difficile ripresa civile ed economica dopo l’ultimo conflitto mondiale, le ricostruzioni, il terremoto dell’ottanta, le trasformazioni dei grandi partiti della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista, ecc. Mi piace solo ricordare qui l’episodio della crisi sanitaria del 1960, quando in paese tantissimi si ammalarono di epatite C a causa di una infiltrazione di germi nella rete idrica della cittadina. Il sindaco Masi si prodigò in prima persona per aiutare la popolazione e per risolvere il problema dell’infiltrazione. In questa emergenza, il sindaco collaborò in modo attivo con l’allora ufficiale sanitario del comune, il dottor Aristide La Rocca, che, vorrei ricordare, è stato anche un grande ed apprezzato poeta del nostro territorio vesuviano, critico letterario e fondatore di una nota rivista letteraria.
Insomma, per concludere, giustamente si può parlare di romanzo, e non a caso questo interessante libro del Battipaglia è inserito nella collana di narrativa dell’Editore Guida.
Un libro, questo “Sole e aratro” di Davide Battipaglia, che è da apprezzare dunque soprattutto per il contenuto umano che si evidenzia negli aspetti narrativi legati alla persona di Filippo Masi, e poi anche per l’approfondita testimonianza storico–politica che rappresenta lo specchio di un’epoca che va dall’immediato dopoguerra fino ai giorni nostri. Inoltre, il libro ha il pregio di farsi leggere con scorrevolezza per il modo garbato e vivo, semplice ed immediato, ma anche approfondito e intenso, della scrittura dell’autore.

Giuseppe Vetromile

Davide Battipaglia, “Una leggenda chiamata Sole e Aratro”, Alfredo Guida Editore, Napoli, 2009.
Prefazione di Geronimo. Pagg. 321, Euro 15

Il libro è stato presentato il 13 ottobre 2010 presso la Biblioteca G. Siani di Sant'Anastasia. Relatore: Francesco Gravetti, giornalista de Il Mattino.

Si leggano in proposito gli articoli apparsi su "Ilmediano": http://www.ilmediano.it/aspx/visArticolo.aspx?id=11212

4 ottobre 2010

La Quinta Edizione di "Napoli Cultural Classic"

PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA NAPOLI CULTURAL CLASSIC.
CONCORSO indetto dall’ASSOCIAZIONE CULTURALE NAPOLI CULTURAL CLASSIC
con i Patrocini della Diocesi di Nola e del Progetto Culturale

Art . 1 – Sono previste le seguenti sezioni:
A) POESIA a tema libero: a) Adulti; a1) Giovani (dai 18 ai 25 anni).
B) POESIA a Valore Religioso.
C) POESIA in Lingua Straniera.
D) SILLOGE di poesie.
E) NARRATIVA: e) Adulti; e1) Giovani (dai 18 ai 25 anni).
F) POESIA o NARRATIVA: riservata agli Studenti degli Istituti Superiori.

A) Poesia a tema libero in lingua italiana.
B) Poesia a valore religioso in lingua italiana a tema “Il volto dell’uomo”
(laddove il volto è inteso nella più ampia accezione del termine): nelle testimonianze del passato; nella constatazione del presente; nella percezione del futuro.
C) Poesia a tema libero in lingua straniera con traduzione.
Per le sezioni A-B-C:
Presentare un testo poetico inedito che non superi la lunghezza di trenta versi, in cinque copie dattiloscritte, tutte anonime .
D) Silloge di poesie inedita: presentare max 20 poesie che non superino complessivamente la lunghezza di seicento versi, in tre copie, tutte anonime.
E) Racconto a tema libero, inedito, in lingua italiana: presentare un racconto che non superi le tre cartelle dattiloscritte (5400 battute) in cinque copie, tutte anonime.
F) Gli Studenti possono partecipare con un solo elaborato individuale.
Poesia o Racconto a tema libero o a tema “Il volto dell’uomo” (laddove il volto è inteso nella più ampia accezione del termine): nelle testimonianze del passato; nella constatazione del presente; nella percezione del futuro. Presentare un testo poetico (lunghezza max trenta versi) o un racconto (lunghezza max tre cartelle dattiloscritte = 5400 battute) in lingua italiana, inedito, in tre copie dattiloscritte, tutte anonime.
Art. 2 - Si può partecipare a una sola sezione.
Art. 3 - Agli elaborati va acclusa, pena l’esclusione, la scheda di partecipazione ( scaricabile dal sito www.culturalclassic.it o da richiedere), compilata e firmata, in busta chiusa. Sulla busta va indicata la sezione a cui si partecipa specificando se Adulti o Giovani.
Agli Autori delle opere selezionate per la pubblicazione sarà richiesto l’invio del file in formato WORD per posta elettronica o su CD. Le opere inviate non saranno restituite.
Art. 4 - La partecipazione è gratuita.
Art. 5 - Le opere dovranno pervenire entro il 30 gennaio 2011 (farà fede il timbro postale) alla Segreteria del Premio “Napoli Cultural Classic” c/o avv. Carmine Ardolino – Via II De Siervo, 18 - 80035 NOLA (NA).
Specificare la sezione anche sul plico.
Per eventuali informazioni: organizzatrice e coordinatrice Anna Bruno, cell.338.8021032
E-mail: annabruno53@gmail.com
Art. 6 - L’operato dei componenti le Commissioni esaminatrici, i cui nomi saranno resi noti nel corso della cerimonia di premiazione, è insindacabile e inappellabile.
Art. 7 - L’intera silloge vincitrice, le opere premiate e una selezione delle opere pervenute saranno pubblicate sul sito www.culturalclassic.it ed incluse in un’Antologia.
Art. 8 - PREMI: Tutti i premiati delle sezioni A, B, C, D, E, F riceveranno premio personalizzato e copia dell’Antologia. Ogni Autore inserito riceverà una copia omaggio; l’Autore della Silloge vincitrice riceverà venti copie omaggio.
Sulla base del punteggio assegnato dalla Giuria, tra gli Autori vincitori del 1° premio nelle diverse sezioni, sarà designato un Vincitore Assoluto che sarà insignito di un ulteriore premio nel corso della Manifestazione conclusiva dell’Associazione che si terrà in data da definire, con obbligo di presenza, pena decadenza. Ulteriori premi saranno assegnati da Associazioni ed Enti locali.
Art. 9 - La cerimonia di premiazione si terrà indicativamente a fine maggio 2011, presso la Curia Vescovile in Nola.
Gli Autori premiati, ma assenti, avranno diritto solo all’attestato e a una copia dell’Antologia.
Art.10 - Informativa ai sensi della Legge 675/96 sulla Tutela dei dati personali:
ai sensi dell’art. 10: il trattamento dei dati è finalizzato esclusivamente alla gestione del concorso;
ai sensi dell’art. 11: con l’invio degli elaborati, il partecipante acconsente al trattamento dei dati personali.
Art.11 - La partecipazione al Concorso implica la completa e incondizionata accettazione di tutti gli articoli.
Il Consigliere organizzatore del Premio: Anna Bruno.
Il Presidente: Avv. Carmine Ardolino.

Le Foto de "La Rocciapoesia 3"

Le foto dell'incontro de "La Rocciapoesia 2", a Pratella, il 27 ottobre 2012

Le foto dell'evento "Una poesia fuori dal comune". Sant'Anastasia, 23 settembre 2012

Una poesia fuori dal comune, Sant0Anastasia, 23 settembre 2012

PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012