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IL CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO CONTINUA SU:

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TACCUINO ANASTASIANO

28 dicembre 2009

Le "RIMAnenze" poetiche a fine 2009

Qualche gioco di parola, qualche verso scherzoso, assonanze, rime e “rimanenze”, tentativi di poesie scritte in epoche precedenti e lasciate nel classico cassetto: tutto questo è stato in un certo senso “ripescato”, rievocato e rielaborato nella serata di chiusura delle attività 2009 del Circolo Letterario Anastasiano.
RIMAnenze” era infatti il titolo che Giuseppe Vetromile, presidente del Circolo, ha voluto dare a quest’ultimo incontro del 2009. Una serata dunque all’insegna dell’ironia e dei toni allegri e scherzosi, ma anche della poesia “seriosa” e impegnata, grazie agli interventi dei poeti Enzo Rega, Raffaele Urraro, Costanzo Ioni, Lello Agretti, Miriam Bianco, Rosaria Cerino e dello stesso Giuseppe Vetromile. Al termine è seguito un brindisi augurale con panettone e spumante.
Il Circolo Letterario Anastasiano, ha poi concluso Giuseppe Vetromile, augurando a tutti i presenti un sereno e prospero anno nuovo, ha in programma per il 2010 un ricco calendario di incontri e di eventi, grazie anche alla collaborazione e all’adesione di molti amici letterati e poeti della nostra zona, di Napoli e delle altre province campane, che verranno qui a Sant’Anastasia presso la sede del Circolo a presentare i loro lavori e le loro attività.
Appuntamento dunque all’anno prossimo, e grazie a tutti per la cortese attenzione.

Giuseppe Vetromile
27/12/09

18 dicembre 2009

Riprendono gli incontri di "Poesia in Napoli"

Poesia in Napoli”, da un’idea di Ciro Vitiello, riprende il suo corso di incontri e di appuntamenti.
Stasera, venerdì 18 dicembre, si è infatti svolta un’altra interessante riunione con i poeti napoletani della “prima generazione” presso la Biblioteca Benedetto Croce in Via De Mura al Vomero, Napoli, ospitati dalla presidenza della Quinta Municipalità Vomero – Arenella.
Dopo i saluti del presidente della Municipalità, il quale ha confermato la piena disponibilità a proseguire gli incontri di “Poesia in Napoli”, Antonio Filippetti ha introdotto e presentato i poeti, mentre Carlo Di Lieto si è soffermato su alcuni aspetti della loro poesia e l’attore Aldo Spina ha recitato dei brani di Ciro Vitiello, Stelio Maria Martini, Alberto Mario Moriconi, Antonio Spagnuolo e dello stesso Filippetti.
Si sono poi avvicendati nella lettura di propri testi i poeti Giuseppe Bilotta, Gerardo Pedicini e Ugo Piscopo. Al termine, il maestro Rosario Ruggiero ha allietato il pubblico presente in sala eseguendo alcuni brani musicali al pianoforte.
Leggere, ascoltare, interpretare insieme”: il titolo di questo incontro vuole essere anche un augurio e un impegno da parte nostra a contribuire e sostenere questa forte idea di Ciro Vitiello nei prossimi appuntamenti con la Poesia in Napoli.

Il quesito escatologico di Adolfo Silveto

Adolfo Silveto non si distanzia affatto dai veri grandi poeti, e perciò anche lui segue molto consapevolmente questa traccia, diciamo escatologica, o della ricerca sempre più affinata e sempre più distante dal “qui e ora”, del sottile e confondibile orizzonte umano. La poesia, anche per lui, è così un mezzo pericoloso ma indispensabile per viaggiare e coprire l’enorme distanza, per dare e darsi una ragione e per rispondere, strada facendo, ai quesiti del Dio ignoto. Un mezzo pericoloso, perché espone a severi rischi esistenziali, in quanto mette a nudo – la poesia – l’anima e il groviglio misterioso di sentimenti, passioni e orgasmi che l’attanagliano: una bomba, o meglio un reattore nucleare da controllare attentamente con le barre dell’intelligenza e della ragionevolezza, se non si vuole che “esploda” emanando veleno e vituperi a destra e a manca. Un mezzo necessario, perché altrimenti, oltre la pura filosofia (ma la poesia non è anche filosofia?), neanche la ragione e la scienza potrebbero spiegare il perché e il divenire dell’uomo.
Ma, come dicevamo, Adolfo Silveto conosce profondamente la materia in ebollizione che cova sotto la cenere della ragione, e non aspetta altro che il mezzo, il tramite poetico per gorgogliare, esplodere e precipitare come lava ardente lungo i versanti di un vulcano ribelle e protestante, mai pago delle mezze risposte o delle scarne verità che il “Dio ignoto” pone all’uomo, e in particolare all’uomo-poeta Silveto. Insomma, cosa deve fare quest’uomo, si domanda Silveto, a cosa deve tendere per non essere soltanto “qualche cosa di più di un muscolo”? E’ un interrogativo lacerante, sconvolgente, che induce il poeta ad intraprendere un lungo viaggio attraverso tutte le caratteristiche umane, sociali e storiche, per spiegarsi in qualche modo il creato, voluto da un “Dio perfetto e irraggiungibile”.
Come ogni valido e impegnato poeta, anche Adolfo Silveto, prima di mettere nero su bianco, come si suol dire, e di pubblicare i suoi testi, cerca di ordinare le idee e di dare una certa organicità al suo percorso poetico, un certo “filo logico” o anche un leit-motive che possa in qualche modo accompagnare il lettore lungo l’escursione del libro e per meglio attraversarne il contenuto: non si tratta infatti di un racconto o di un romanzo in cui le prime e le ultime pagine coincidono con l’inizio e la fine della storia; nel libro di poesia, questo itinerario logico non esiste, per cui il senso di “avanzamento”, dall’inizio verso la fine, deve essere dato da altre dimensioni: per esempio, l’idea della “risalita”, della crescita, dell’”andare verso”; al limite, della catarsi. Ed è proprio questo filo conduttore che lega i testi poetici del Silveto nel suo libro. Se notiamo con attenzione, l’autore parte dall’oscurità, dalla profondità nerastra de “La rabbia e la morte”, così è denominato il primo gruppo di poesie, in cui egli prende coscienza dello stato di inanità e di profonda amarezza che immobilizza l’uomo: “Non è che io mi sia perduto qui, / nel mare della tranquillità / … E’ che mi manca la forza di librarmi, / mi manca proprio l’ala o la stampella di legno…” Prosegue poi con “Il dolore” in un crescendo di consapevolezza del perdurare delle negatività dell’uomo: “Mentre l’orologio in cucina strangola la mezzanotte / con due ore rimbalzate male / dal sogno armato di un mattino senza perdono”. Comincia ad elevarsi nel gruppo di poesie intitolato “Il sogno”: “Ma i poeti non dormono mai di notte, / hanno lunghi grovigli dentro gli occhi…”. Raggiunge una certa soavità, finalmente, ne “L’amore”: “Ora l’amore è un gioco di lunghe attese. / Ed io non gioco bene!”. E coclude infine il suo ciclo con “La terra”, intesa qui non come precipizio dal cielo, ma come compimento del viaggio che dal buio lo ha condotto alla conoscenza e all’accettazione serena del cosmo: “Passata la malanottata col vitigno / secco che s’accartoccia al paletto di cemento…”
Ma non finisce qui, come dicevamo, il senso della ricerca di Adolfo Silveto: si è trattato solo di una pausa, di una sosta, per appuntare sul taccuino del poeta le sensazioni del momento. Il quesito del Dio ignoto attanaglia ancora l’animo del poeta, e costituirà il nocciolo per future riflessioni; perché la poesia è infinita e non dà risposta, ma solo indica una probabile strada.
Adolfo Silveto, con la sua poesia forte, incisiva, pregna di riferimenti sociali, umani e storici, con un linguaggio a volte ricco di simboli, segna con questo libro una tappa importante lungo il difficile cammino dell’uomo verso la sua realizzazione.

(Dalla Prefazione di Giuseppe Vetromile)

Adolfo Silveto, "Il quesito del Dio ignoto", Casa Editrice Menna, Avellino, 2009

17 dicembre 2009

La cerimonia di premiazione del concorso "Il filo della memoria"

Si è svolta oggi pomeriggio, giovedì 17 dicembre 2009, nell’Aula Consiliare del Comune di Sant’Anastasia, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del concorso nazionale di scrittura "Il filo della memoria".
Dopo i saluti e i ringraziamenti di Salvatore Olivieri, presidente del Centro Sociale Anziani di Madonna dell’Arco, l’organizzatore del concorso Giuseppe Vetromile ha ribadito la bontà di una iniziativa culturale che, nata in sordina l’anno scorso, ha raggiunto ormai alti livelli di notorietà ed importanza, avendo aderito al concorso più di quattrocento autori da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. E pur nelle indubbie difficoltà che sempre si presentano nell’affrontare e organizzare simili eventi, difficoltà anche di carattere economico, nonostante il patrocinio del Comune di Sant’Anastasia, il presidente del Circolo Letterario Anastasiano si è dichiarato disponibile a collaborare con la futura amministrazione comunale ed eventualmente anche con altre associazioni del territorio, affinché il concorso, che ha avuto appunto tantissimi consensi, possa ripetersi anche nei prossimi anni.
Raffaele Urraro, poeta, saggista e critico letterario, si è poi soffermato sull’importanza del “filo della memoria”, con il quale ogni consesso civile si ricollega alle proprie radici di storia e di valori fondamentali.
E’ seguita la consegna dei premi e degli attestati di partecipazione. Oltre alla medaglia d’oro attribuita al primo premio, Adolfo Silveto, sono state consegnate targhe personalizzate, oggetti in rame dell’artigianato locale e cesti natalizi offerti dalla Ditta Supermercati Piccolo di Sant’Anastasia.
Presenti, oltre ai componenti della Giuria professoressa Assunta Cennamo e architetto Giacomo Vitale, i consiglieri del Centro Anziani di Madonna dell’Arco Anna Pagano (Federcasalinghe), Antonietta Cicco, Aldo Bruno ed Enrico Cicirelli.
L’elenco completo dei premiati e segnalati è consultabile sul blog del concorso: http://concorsofilodellamemoria.blogspot.com e sul blog http://anzianimadonnadellarco.blogspot.com

Giuseppe Vetromile
17/12/2009

13 dicembre 2009

Una poesia di Eamonn Lynskey

HOTEL ROOM, EASTER
(after Edward Hopper)


I never sleep through mornings. I awaken
early to the daily possibility
of a new beginning. It could happen here
in this hotel room: solitary picture
(reproduction: New Orleans Plums,
by Hooker, 1819), and a wardrobe
with my single change of clothes. Unlike
the sprawling soldiery at the tomb I never
sleep through mornings, and especially
this morning it is written there will be
a new beginning more than usual
with mornings. It is said: a resurrection.


Camera d'albergo, a Pasqua

Non dormo mai le mattine. Mi sveglio
presto, per una quotidiana possibilità
di un nuovo inizio. Potrebbe accadere qui
in questa camera d'albergo: un quadro solitario
(una riproduzione di Hooker, 1819:

prugni di New Orleans), e un guardaroba
con il mio unico cambio di vestiti. A differenza
dei soldati stravaccati sulla tomba io
non dormo mai le mattine, e specialmente
questa mattina è scritto che sarà
un nuovo inizio più che normale
Ovvero: una resurrezione.

6 dicembre 2009

I risultati del Premio Perini di Milano

La Fondazione Carlo Perini, nell’ambito della sua attività di promozione culturale ha indetto il Concorso Nazionale di Fotografia e Poesia “PREMIO PERINI 2009”.

Fotografia ( in collaborazione con il Circolo fotografico “Photo Idea” di Milano)
Sezione A - riservato ai concorrenti residenti nella Regione Lombardia.
Sezione B - riservato ai concorrenti di tutte le altre Regioni d’Italia.

ELENCO DEI VINCITORI
Sezione A:
1° Premio di euro 350,00 - Lino CASABURI (Cologno Monzese) / Francesco PULICI (Milano)
2° Premio di euro 300,00 - Graziano Maria MUCELLI (Milano)
3° Premio di euro 250,00 - Pietor L.M. ORSANIGO (Milano)
4 ° Premio di euro. 200,00 - Franco CAINERO (Milano)
5° Premio di euro 150,00 - Carlo COLOMBO (Lissone)

Sezione B:
2° Premio di euro 300,00: - Tito NICOLA (Firenze)
Nella sezione B, visto l'esiguo numero di partecipanti (solo 4), nonchè per ragioni tecniche (non completo rispetto del tema), la Giuria, d'accordo con l'organizzazione, ha ritenuto di non aggiudicare i premi rimanenti. La Giuria ha comunque segnalato il lavoro di sette ragazzini di età compresa tra 8 e 11 anni come riconoscimento e incoraggiamento per la ricerca sul quartiere in cui abitano.
L'organizzazione ringrazia l'Associazione Bethesga per l'aiuto prestato ai ragazzi.

Poesia
Sezione A - riservato ai concorrenti residenti nella Regione Lombardia
Sezione B - riservato ai concorrenti di tutte le altre Regioni d’Italia.

ELENCO DEI VINCITORI
Sezione A:
1° Premio di euro 300,00 - Renata TESTA (Milano)
2° Premio di euro 250,00 - Angelo Colucci (Lodi)
3° Premio di euro 200,00 - Maria Ebe ARGENTI (Varese)
4 ° Premio di euro. 150,00 - Franca PIAZZI ZELLIOLI (Cremona)
5° Premio di euro 100,00 - Alberto FOGLIOLA (Cesano Boscone)
SEGNALATI: Ugo Perugini (Milano), Rosaria Stasolla (Milano), Nadir Tedeschi (Trezzano Sul Naviglio).

Sezione B:
1° Premio di euro 300,00 - Carla Baroni (Ferrara)
2° Premio di euro 250,00 - Claudio Bellini (Valenza - AL)
3° Premio di euro 200,00 - Tiziana Monari (Prato - FI)
4 ° Premio di euro. 150,00 - Stefania BASINI (Chiavari - GE)
5° Premio di euro 100,00 - Giuseppe VETROMILE (Madonna dell'Arco - NA)
SEGNALATI: Angela Menchise (Genzano - PZ), Manuela Copercini (Fidenza - PR), Caterina Tisselli (San Mauro Mare - FC)

(fonte: Fondazione Carlo Perini - http://www.circoloperini.com/

Le Foto de "La Rocciapoesia 3"

Le foto dell'incontro de "La Rocciapoesia 2", a Pratella, il 27 ottobre 2012

Le foto dell'evento "Una poesia fuori dal comune". Sant'Anastasia, 23 settembre 2012

Una poesia fuori dal comune, Sant0Anastasia, 23 settembre 2012

PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012