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IL CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO CONTINUA SU:

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TACCUINO ANASTASIANO

19 gennaio 2009

M'illumino di meno / M'illumino d'immenso

Reading di poesia e prosa a lume di candela, in occasione della Giornata Internazionale del Risparmio Energetico.
In adesione alla Giornata Nazionale del Risparmio Energetico ideata da Caterpillar Radiodue Rai, avrà luogo venerdì prossimo, 13 febbraio 2009, a partire dalle ore 17.30 (17 per i partecipanti "attivi") presso l'mh Design Hotel in via Chiaia 245 a Napoli, un libero reading poetico a lume di candela, organizzato dalla poetessa napoletana Rossella Tempesta. I poeti, gli scrittori e gli attori presenti leggeranno e declameranno poesie e brani delle proprie opere al pubblico presente.Le letture avranno luogo contemporaneamente e parallelamente in più ambienti dell'hotel: la hall, i corridoi, le stanze , la saletta centrale. Gli ambienti sono piccoli ma suggestivi, arredati in stile minimalista di ispirazione francese. Saranno illuminati da candele e torce.All'ingresso la direzione dell'hotel, nelle persone dei Signori Federico e Nunzio Manetti, ha provveduto alla presenza di due hostess che introdurranno il pubblico, regolando anche l'afflusso.Alla fine dell'evento i proprietari dell'mh Design Hotel offriranno un piccolo aperitivo, e la Cioccolateria Dolce e Amaro le sue squisitezze.I poeti partecipanti potranno offrire al pubblico le proprie poesie autografate o comunque mostrare in modo evidente le proprie opere, testimoniando così che i poeti, gli scrittori e i letterati sono utili e presenti alla realtà che attraversiamo, tanto da esporsi con la loro arte in un contesto che vuole sensibilizzare il pubblico sulla necessità di un consumo responsabile delle risorse energetiche, e di un consumo più responsabile in genere, così da poter sperare in un futuro vivibile.I Poeti partecipanti:Rossella Tempesta (Napoli), Davide Rondoni (Bologna), Giovanna Marmo (Napoli), Antonella Del Giudice (Napoli), Giancarlo Marino (Napoli), Rosalia Catapano (Napoli), Aldo Putignano (Napoli), Michele Serio (Napoli), Nando Vitali (Napoli), Pasquale Corsaro (Torre del Greco), Giovanni Turcato (Napoli), Maurizio De Giovanni (Napoli), Lino Lista (Napoli), Giovanni D'Amiano (Torre del Greco), Carmine De Falco (Pomigliano D'Arco), Antonietta Gnerre (Avellino), Domenico Cipriano (Avellino), Giuseppe Vetromile (Sant'Anastasia), Giuseppe Napolitano (Formia), Irene Vallone (Formia), Amerigo Iannacone (Venafro), Prisco De Vivo (S. Giuseppe Vesuviano), Vera D'atri (Napoli), Bianca Madeccia (Roma), Lucia Pinto (Torre Annunziata), Regina Pereira Da Silva (Portogallo/Napoli), Licia Vetere (Napoli), Antonio Cuccurullo (Napoli), Ciro Vitiello (Napoli), Innocenzo Datri (Napoli), Marcella Mariani (Napoli), Livio Boriello (Avellino), Gaetano Calabrese (Avellino), Cosimo Caputo (Avellino), Raffaele Barbieri (Avellino), Giancarlo Tommasone (Torre del Greco), Carlangelo Mauro (S.Paolo Belsito), Luigi Sansone (Napoli), Costanzo Ioni (Napoli), Marina Pierannunzi (Torre del Greco), Miriam De Michele (Torre del Greco), Ciro Tremolaterra (S. Giorgio a Cremano), Cinzia Pomilio (S.Giorgio del Sannio), Marco De Gemmis (Napoli), Raffaele Di Stasio (Napoli), Bruno Galluccio (Napoli), Raffaele Urraro (S. Giuseppe Vesuviano), Bruno Di Pietro (Napoli), Renata Cagno (Napoli), Paola Santucci (Napoli), Concetta Miele (Napoli), Salvatore Violante (Terzigno), Pasquale Tabacchino (Pietramelara).Gli attori: Enzo Marangelo (Avellino), Piera de Piano (Avellino), Andrea Messina –(Napoli), Giuseppe Nutini (Napoli).Le associazioni: Una Piazza per la Poesia , Libreria Treves (Napoli); Laboratorio Homo Scrivens (Napoli); Comitato Dante Alighieri (Napoli).

17 gennaio 2009

Xeniart commemora Fabrizio De André

Dov’è il confine tra canzone e poesia? Ma esiste poi un confine? Quando una poesia è espressa in modo altamente musicale, quando possiede un ritmo, nulla vieta che possa essere “tradotta” in canzone; e d’altra parte, se una canzone ha dei buoni contenuti, nulla vieta che possa essere considerata poesia, beninteso senza il supporto musicale.
Ma quanti bei testi di cantautori attuali potrebbero essere considerati brani poetici, e quante delle poesie che i vari autori di oggi scrivono potrebbero costituire la base di ottime canzoni?
Il discorso è certamente lungo e si presterebbe a numerose considerazioni e distinguo.
Ma l’undici gennaio scorso è accaduta una cosa straordinaria: si è scoperto che è senz’altro vero che poesia e canzone possono esprimersi sullo stesso piano artistico e letterario, anzi, possono essere la stessa cosa: con Fabrizio De André questo asserto ha avuto una ulteriore conferma e rafforzamento, se mai ce ne fosse stato bisogno, e personalmente, ma credo che la cosa sia condivisibile da tutti ormai, sono pienamente d’accordo con la grande Fernanda Pivano nel ribadire che Fabrizio è stato un grande poeta del nostro novecento.
Bisognava dunque in qualche modo ricordarlo. Troppe nequizie e troppi falsi dèi sono passati sotto i ponti, esagerati sconquassi sonori che con la musica – e con la poesia! – nulla avevano a che fare. Un punto fermo, un riferimento alto e preciso, bisognava stabilirlo. E Fabrizio De André è il “nostro” punto fermo, il nostro riferimento, insieme a molti altri, beninteso, che nel panorama della odierna musica italiana, musica con la “emme” maiuscola, hanno dato e danno tuttora tanto, e che contribuiscono con la loro arte a innalzare la musica a fenomeno di vera cultura, più che mero passatempo o addirittura contorno e sottofondo al vivacchiare quotidiano. E parlo naturalmente di cantautori impegnati come De Gregori, Dalla, Bennato, per citarne solo qualcuno.
L’11 gennaio di dieci anni fa veniva a mancare questo grande punto di riferimento nella canzone e nella poesia italiana. E come è triste notare che la memoria tende a scivolare verso l’oscurità, fino a che rimane ben poco o quasi nulla del grande personaggio e delle sue opere: se non interviene una voce, un’idea, una promessa, un impegno che illumini di nuovo e faccia rivivere la gloria del passato.
Encomiabile pertanto è stata l’idea, supportata da tanto affetto e amore per la verità culturale che intrinsecamente ha sempre ispirato tutta l’opera musicale di Fabrizio De André, di commemorarlo degnamente con manifestazioni “a tappeto” che hanno coinvolto veramente tutti, dai grandi ai piccoli: associazioni, enti, compagnie teatrali, circoli, amanti della buona musica, nostalgici sessantottini ancora e sempre pronti a combattere per la libertà, contro le ingiustizie e le prepotenze di ogni genere, contro ogni forma di violenza. E in questo, Fabrizio De André era ed è stato un maestro: dalla sua classica “Guerra di Piero” al “Testamento di Tito” dell’album “La buona novella”; dal “Giudice” de “Non al denaro, non all’amore né al cielo” ai magnifici brani della raccolta “Le nuvole”. Ogni canzone-poesia di De André, si può dire, è intrisa di quella vena di libertà e di giustizia.
RAI 3, con la trasmissione “Chetempochefa” di Fabio Fazio, è stata, si può dire, la coordinatrice, la sera di domenica scorsa 11 gennaio 2009, di tutte le tantissime manifestazioni che in tutta Italia hanno ricordato il nostro Fabrizio De André. Una trasmissione eccellente, un avvenimento culturale di prim’ordine, con interventi diretti di grandi personaggi della musica colta e impegnata contemporanea.
Il Centro Studi Xeniart di Mario Apuzzo, di Terzigno, non poteva mancare a questo importante appuntamento. Preannunciato e inserito fra i numerosi altri nell’elenco delle manifestazioni riportato sul Sito web della Fondazione De André, si è svolto presso la sede della rinomata associazione artistico-culturale un primo importante incontro, presenti i poeti Raffaele Urraro, Annibale Rainone, Prisco De Vivo, Nino Velotti, Salvatore Violante, Giuseppe Vetromile e lo stesso Mario Apuzzo con la gentile consorte Colomba Iovino, presidente di Xeniart. In questo primo appuntamento, infatti, dopo alcune riflessioni spontanee e letture poetiche dei presenti ispirate alle canzoni di De André, Mario Apuzzo ha illustrato il prossimo incontro dedicato al famoso cantautore genovese, durante il quale esporrà una propria opera su tela a lui dedicata, con riprese televisive di RAI 2 e alla presenza di ospiti illustri quali Peppe Barra, Enzo Gragnaniello, Joe Amoruso, Pietra Montecorvino e altri noti protagonisti del mondo canoro e letterario campano.

Giuseppe Vetromile
14/1/09

12 gennaio 2009

I "ricordi e le riflessioni" di Brandisio Andolfi

La poesia è l’unico mezzo che ti permette di essere padrone delle tue idee, dei tuoi pensieri, dei tuoi sentimenti. Essa è la vera storia dell’anima tua e di quella dei popoli”. Con questo esergo, Brandisio Andolfi, poeta casertano assai prolifico e impegnato, apre una sua interessante raccolta poetica dal titolo apparentemente semplice: “Ricordi e riflessioni”, edita da Bastogi nel 2007. Un titolo laconico, dicevamo, solo a prima vista, perché in realtà racchiude, propone e sparge a piene mani – e Andolfi è molto bravo in questo – tematiche e filosofie di grande spessore culturale e sociale.
Infatti, qui non si tratta dei meri “ricordi” elencati con semplicità e con monotone litanie in un classico quanto usuale e banale memoriale che riporta i fatti salienti (per il protagonista) di una vita, ma che poco o niente possono influire o incidere sull’animo dei lettori; del resto, la tematica dei ricordi, e anche delle riflessioni, è alquanto inflazionata nel mondo poetico, e vi si attinge ancora copiosamente essendo un argomento appetibile e facilmente frequentato dai più, poeti o meglio verseggiatori superficiali che con la vera poesia poco hanno a che fare. Un argomento trabocchetto, dunque, al quale però il nostro colto Brandisio Andolfi si accosta ed affronta con sicurezza, con padronanza, con vasta competenza letteraria e poetica (ha alle sue spalle una quindicina di pubblicazioni, tutte bene accolte dalla critica e dai lettori più attenti), e con l’entusiasmo e la volontà di incidere profondamente nel tessuto letterario e filosofico dei “ricordi” e delle “riflessioni”, per non lasciare al caso o alla banale e ovvia lettura dei testi presentati, solo con una semplice chiave di nostalgia, di pacatezza, di pietà e di sdolcinatezza.
Qui non si tratta dunque di meri ricordi e semplici riflessioni, dicevamo. E’ un mondo complesso che traspare ed emerge alla superficie del foglio, per poi innalzarsi ai ranghi più elevati del canto poetico. E sono proposizioni forti, incisive, che del “ricordo” hanno solo il nocciolo essenziale, il nucleo principale, ma che giocano con figure di contorno assai varie e multi-significanti, in un caleidoscopio variegato di valori, di segni e di richiami: non il ricordo, la riflessione, il pensiero, ma la complessità e l’aggregazione, la ridondanza equilibrata, l’eco di questi.
E nei ricordi, nelle riflessioni, le considerazioni sull’amore (“M’apparve colma di pudore quella volta: / gli occhi liquorosi e neri come di prugna matura.”), sulla morte (“Non è la morte che mi fa paura / ma la morte dei ricordi dentro il tempo.”. “Si sa che la partenza ci coglierà improvvisa / sul filo del tempo.”), sul senso religioso (le poesie dedicate a Papa Giovanni Paolo II°), sul senso civico (“Odio la città per il puzzo dello smog / che offende le mie nari;”. “Incosciente l’uomo: si affida alle ali / del Pegaso di ferro.”), sulla natura e sull’ambiente (“Ringrazio ogni mattina il Signore / quando mi sporgo al finestrone della cucina / e guardo il sole spuntare / sulla corona dei colli Tifatini”). E potremmo proseguire. Ma insomma le poesie che compongono questo interessante libro di Brandisio Andolfi, sono senza alcun dubbio bene integrate l’una all’altra, ricordi e riflessioni non solo si alternano ma si compenetrano sovente nella stessa poesia, e il tono è discorsivo, sostenuto, ma non affatto lieve né pacato; un verso che racconta ma che è anche melodico e ricco di figurazioni. Una poesia originale caratterizzata da uno stile personale e libero, slegato da false strutture e sovrastrutture di gusto barocco. Il che pone il nostro Brandisio Andolfi, d’accordo con gli illustri prefatori del libro, Vincenzo Rossi e Dante Cerilli, ai vertici dell’attuale panorama letterario italiano.

Giuseppe Vetromile
12/1/2009

9 gennaio 2009

L'enigma della macchina per cucire

La poesia autentica non ha bisogno di particolari sovrastrutture o di spettacolari addobbi tipografici per essere pòrta al pubblico attento e selezionato.
Lo dimostra questa interessante plaquette di Domenico Cipriano, dal titolo davvero stuzzicante, “L’enigma della macchina per cucire”, che non introduce ad un classico giallo, bensì alla riuscitissima intenzione di utilizzare questo caro aggeggio meccanico delle nostre nonne, per “cucire” – e la metafora è fortemente evidente – un breve ma colto excursus poetico sulla filosofia dell’esistenza: breve ma gradevole e ricco di profondi asserti poetici, come il nostro bravo amico Domenico Cipriano, affermato poeta e valido operatore culturale, ha saputo esprimere: “Un confine invisibile separa ciò che vediamo da ciò che appare. Attraverso la poesia uniamo queste due dimensioni possibili e, in tal modo, la scrittura riesce ancora a cucirci addosso e rivelarci il vero mondo che ci contiene”.
Ma il pregio di questa piccola, intensa pubblicazione poetica, sta anche nel connubio, nell’integrazione e nell’accordo con il “pensiero visivo” di Prisco De Vivo, altro valente e importante esponente della poesia, non solo, ma anche e soprattutto dell’Arte contemporanea, essendo egli pittore e scultore che annovera numerose esposizioni in Italia e all’estero.
Riuscitissima e indovinata pubblicazione, dunque, questo quinto volumetto della collana “Coincidenze”, curata dal poeta Mario Fresa, edizione di arte-poesia a cura dell’Associazione Culturale “L’Arca Felice” di Salerno, corredata da una fotografia numerata di un’opera originale di Prisco De Vivo, dal titolo “Macchina per cucire 2”. Una veste tipografica semplice ma che, come dicevamo prima, contiene una preziosità poetica e una testimonianza artistica di rilievo nell’attuale panorama culturale italiano.

Giuseppe Vetromile
9/1/2009

5 gennaio 2009

Un incontro artistico-letterario a Quadrelle

Giornata molto fredda, ieri, domenica 4 gennaio, ma mitigata dalla calda e accogliente atmosfera di Casa Mattis, un palazzo ottocentesco da poco magnificamente ristrutturato, situato nel centro storico di Quadrelle, ridente paese a pochi passi da Baiano. Grazie all’impegno appassionato e competente di un’Associazione, ArtéNot, che lavora in piena sintonia e con il sostegno della locale amministrazione comunale, Quadrelle sta vivendo un periodo di interessante crescita culturale e artistica.
ArtéNot è infatti un’Associazione molto attiva, in grado di programmare e organizzare eventi artistici e letterari di rilievo, tra cui la Rassegna Artistica che si svolge ogni anno a fine agosto. Nell’ambito di questa Rassegna si realizza anche il Concorso di Pittura e il Concorso Nazionale di Poesia “Andrea Mattis”, giunto l’anno scorso alla sesta edizione.
Con l’intento di puntualizzare e di discutere i programmi futuri, ma anche per diffondere maggiormente sul territorio circostante e a livello regionale la sua prolifica e valida attività, l’Associazione ArtéNot ha dunque organizzato, come dicevamo, un interessante e caloroso incontro con gli artisti della Rassegna e con i poeti membri di giuria del concorso di poesia, nel salone di Casa Mattis, dove è stata anche allestita, nei locali a piano terra, una piacevolissima esposizione di presepi artigianali.
Ha dato il benvenuto ai numerosi presenti il presidente dell’Associazione ArtéNot, Carmine Napolitano, ribadendo e riconfermando l’impegno di tutti, amministrazione comunale compresa, a proseguire e migliorare i progetti artistici e letterari per il 2009, ampiamente ripresi poi dalla direttrice artistica Maria Orlo e dalla responsabile del concorso di poesia, Miriam Barbati. Si è pure riconfermata Casa Mattis quale sede ideale per futuri eventi culturali organizzati dall’Associazione ArtéNot in collaborazione con altri artisti e operatori culturali del territorio vesuviano, quali Xeniart di Mario Apuzzo, di Terzigno/Minori, e il Circolo Letterario Anastasiano di Giuseppe Vetromile.
Giuseppe Vetromile, che ha fatto parte della giuria del premio di poesia “A. Mattis” fin dalla prima edizione, ha poi introdotto altri amici poeti, convenuti in occasione di questo primo incontro inaugurale: hanno quindi letto alcuni brani poetici della loro produzione i poeti Mario Apuzzo, Domenico Cipriano, Prisco De Vivo, Vincenzo Cerasuolo, Anna Bruno, Raffaele Urraro, Carmine Montella, Antonio Orlo e, a chiudere, lo stesso Giuseppe Vetromile.
Un gustoso buffet offerto dall’Associazione ha quindi concluso la serata, dopo i saluti e i ringraziamenti del presidente Carmine Napolitano, e l’augurio che il pertinace lavoro dell’Associazione, con l’indispensabile sostegno dell’amministrazione comunale e con l’incoraggiamento e la collaborazione delle altre realtà associative e culturali del territorio, possa ottenere sempre maggiori affermazioni e riconoscimenti.

Giuseppe Vetromile
5/1/09

Le Foto de "La Rocciapoesia 3"

Le foto dell'incontro de "La Rocciapoesia 2", a Pratella, il 27 ottobre 2012

Le foto dell'evento "Una poesia fuori dal comune". Sant'Anastasia, 23 settembre 2012

Una poesia fuori dal comune, Sant0Anastasia, 23 settembre 2012

PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012